‘Avevo sei anni, mi sono perso in un bosco. Vi ho trascorso tutta la notte e all’alba, mentre percorrevo un sentiero alla ricerca della via di casa, sono inciampato in uno gnomo…’.

Così Giovanni Netto, socio di Assoguide, racconta, alla sua inconfondibile maniera, lo sbocciare del suo amore per la natura. Amore che ha poi trasfuso nella sua professione, iniziata nei primi anni ’80 prima come istruttore di alpinismo e membro della commissione Nazionale per la tutela dell’ambiente montano del Club Alpino Italiano, poi come guida e operatore del turismo ambientale. Le sue pionieristiche sperimentazioni di accompagnamento ed educazione ambientale le svolge nel Parco Nazionale del Circeo, dove fonda la cooperativa Melacotogna. Si laurea in Scienze Agrarie, poi va negli Stati Uniti per perfezionarsi in interpretazione ambientale.  Tornato in Italia comincia a muovere i suoi passi nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise dove contribuisce alla nascita del Servizio Educazione e Interpretazione Ambientale. Qui dirige anche il Centro di Esperienze per la Natura che diventa presto un punto di riferimento per la formazione e l’aggiornamento di moltissime guide provenienti da tutta Italia. Nel 1998 fonda l’INEA (Associazione Italiana Interpreti Naturalistici Educatori Ambientali) di cui è presidente e con cui realizza oltre 30 piani di interpretazione, seminari di formazione. Nel 2000 pubblica ‘Interpretazione Ambientale. Un approccio sistemico alla gestione ed educazione per la tutela del patrimonio naturale e culturale’, un manuale rivolto alle guide, ai tecnici e ai semplici appassionati che, per mestiere o per passione, vogliano mettersi in relazione profonda e significativa con il proprio patrimonio naturale e culturale.

Dal 2009 è responsabile del Servizio Educazione del Parco Nazionale del Circeo dove, tra le altre cose, da oltre dieci anni sperimenta, in collaborazione con la ASL di Latina, attività in natura di riabilitazione rivolte a bambini e bambine con problemi relazionali dovuti all’eccessivo uso di tecnologia e spazi chiusi. ‘Ciò che mi ha accompagnato per tutta la mia professione – afferma Giovanni quando ripercorre la sua lunga e intensa carriera – è una visione di sistema, ovvero la ricerca e condivisione gioiosa delle relazioni che tengono insieme la vita e ne fanno la sua vera sostanza’.

Oggi, a 62 anni, con immutata energia ha fondato con alcuni ‘giovani’ un ecovillaggio in Basilicata che sarà anche centro di formazione, aggiornamento e sperimentazione per attività di educazione e interpretazione ambientale.